Spesso il mixer ad immersione o minipimer è impiegato in cucina per svolgere operazioni al posto dello sbattitore elettrico. D’altronde il minipimer presenta alcuni problemi quando si tratta di lavorare gli impasti mentre lo sbattitore elettrico riesce ad effettuarli perfettamente.
Ma vediamo che cos’è e come è strutturato uno sbattitore elettrico. Anzitutto è un elettrodomestico che per la sua funzione specifica non può essere sostituito da nessun altro robot da cucina. Lo sbattitore elettrico è un macchinario leggero e maneggevole, fornito di una impugnatura, spesso realizzata in gomma e adatta ad accompagnare lo strumento nel corso della fase di lavorazione. Sono due le tipologie presenti in commercio: lo sbattitore tradizionale e lo sbattitore con ciotola.
Il primo è certo il più conosciuto, formato da un corpo macchina che alloggia il motore e da una o due fruste montabili e sostituibili in base al tipo di macchinario scelto e dell’impasto che si vuole lavorare. E’ inoltre un modello di scarso ingombro e facile da utilizzare. Ha alcuni tasti di espulsione che permettono di sganciare e agganciare le diverse fruste e procedere con la montatura dell’impasto. Questi sbattitori non hanno una propria ciotola, ma chi li usa deve dotarsi di un contenitore idoneo ad accogliere le fruste in movimento in tutte le loro dimensioni
Lo sbattitore con ciotola, invece, è dotato di un comodo contenitore nel quale si muovono le fruste del macchinario. E’ uno strumento dotato di una vaschetta removibile, fissata al corpo macchina che permette al robot di agire autonomamente durante la montatura o l’impasto. Richiama la forma di una planetaria. E’ un robot più ingombrante e pesante rispetto allo sbattitore tradizionale.
Non dimenticate poi le fruste vere protagoniste del lavoro di montatura e impastatura. Possono essere fruste a filo o a gancio entrambe destinate alla lavorazione di impasti dolci o ricette salate.